Il TLD del tuo sito deve riassumere le caratteristiche principali del sito e può avere un enorme impatto sul modo in cui i visitatori percepiscono il tuo brand. Quindi, una volta capito cos’è un nome di dominio, devi approfondire il concetto di dominio di primo livello e scoprire i diversi tipi di TLD per individuare quello più adatto al tuo sito web. Ovviamente, prima di pensare ai nomi di dominio, devi avere un sito web. Dai uno sguardo a questo articolo per scoprire come fare un sito.
Una delle difficoltà principali per costruire una presenza online di successo è la scelta di un nome di dominio perfetto. Il secondo passaggio arduo arriva poco dopo, quando ti sarà proposta una lista di stringhe di testo alternative da associare alla tua idea. Queste brevi stringhe di testo sono note come domini di primo livello (o TLD) e svolgono un ruolo più significativo di quanto si possa pensare. Leggi la nostra guida completa per scoprire come scegliere un nome di dominio.
Cos’è il dominio di primo livello?
Un dominio di primo livello, abbreviato con l’acronimo TLD (dall’espressione inglese top-level domain) è il segmento più a destra di un nome di dominio, situato dopo l’ultimo punto. Conosciuti anche come estensioni di dominio, i domini di primo livello servono a riconoscere alcuni elementi di un sito web, come lo scopo, il proprietario o l’area geografica. Per esempio, un dominio di primo livello .edu permette agli utenti di identificare immediatamente il sito come un istituto di istruzione superiore.
Il concetto di TLD è stato creato da ARPANET negli anni ‘60 con l'obiettivo di facilitare il processo di memorizzazione degli indirizzi IP. È solo all’inizio degli anni ‘80 che sono stati sviluppati i primi domini di primo livello ed è stata introdotta la categorizzazione strutturata dei giorni nostri. Ogni dominio di primo livello ha un registro indipendente gestito da un’organizzazione designata sotto la guida della Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN).
I diversi tipi di domini di primo livello
L’ICANN classifica i domini di primo livello in diverse categorie a seconda dello scopo del sito, del suo proprietario e della posizione geografica.
Esistono cinque tipi ufficiali di TLD:
Ci sono inoltre diversi TLD non ufficiali gestiti da singole aziende e non regolati dall’ICANN.
1. Domini di primo livello generici (gTLD)
I domini di primo livello generici, comunemente noti come gTLD (dall’inglese generic top-level domains), sono i tipi di estensioni di dominio più popolari e conosciuti. Sono aperti alla registrazione a chiunque e, sebbene la lunghezza massima dei domini di primo livello sia pari a 63 caratteri, la maggior parte di essi è composta da 2-3 lettere. L’origine di questa categorizzazione risale agli anni ‘80, quando i domini di primo livello venivano semplicemente differenziati tra quelli legati alla posizione geografica di un sito e quelli che non lo erano, quindi generici.
Nel corso del tempo, l’uso di alcuni domini generici di primo livello è stato soggetto a controlli più severi per garantire il rispetto di determinati standard. Questo cambiamento ha portato alla creazione di una nuova categoria nota come domini di primo livello sponsorizzati. Dei sette gTLD iniziali esistenti, solo tre possono essere registrati senza limitazioni: .org, .com e .net.
Tra gli usi più comuni dei domini generici di primo livello troviamo:
.com: per i siti commerciali
.org: per le organizzazioni
.net: per le reti
.info: per le piattaforme informative
.biz: per le aziende
A metà del 2011, l’ICANN ha approvato una modifica al sistema dei nomi di dominio che ha portato il numero dei gTLD originari da 22 a oltre 1200. Queste opzioni innovative, chiamate opportunamente “nuovi gTLD”, hanno visto l’incorporazione di estensioni di dominio ufficiali come .berlin, .contact e .wow. Puoi consultare la lista completa dei domini di primo livello sul database IANA (Internet Assigned Numbers Authority, una divisione dell’ICANN).
2. Domini di primo livello sponsorizzati (sTLD)
Come suggerisce il nome, i domini di primo livello sponsorizzati o sTLD (dall’inglese sponsored top-level domains), sono domini proposti e supervisionati da organizzazioni private. Si tratta di aziende, enti governativi o altri tipi di gruppi organizzati che hanno l’ultima parola sull’ammissibilità di un richiedente all’uso di uno specifico dominio di primo livello sulla base di concetti tematici comunitari predefiniti.
A differenza dei gTLD, la lista dei domini di primo livello sponsorizzati comprende un numero limitato di opzioni. Alcune risalgono alle estensioni di dominio originali degli anni ‘80 (tra cui .edu, .gov e .mil), mentre altre sono state create negli ultimi anni.
Tra i domini di primo livello più popolari troviamo:
.gov: per le agenzie governative degli Stati Uniti
.museum: per le organizzazioni museali
.travel: per le aziende del settore viaggi
3. Domini di primo livello nazionali (ccTLD)
Esistono 312 domini di primo livello nazionali o ccTLD (dall’espressione inglese country code top-level domains) istituiti per specifici Paesi e territori, che li identificano con una stringa di due lettere. Queste estensioni di dominio hanno gestori dedicati che assicurano che ogni ccTLD sia gestito secondo le politiche locali e soddisfi gli standard culturali, linguistici e legali dell’area geografica.
Oltre alle aziende locali e ai privati, i domini di primo livello nazionali sono ampiamente utilizzati dalle grandi aziende con siti locali che operano in modo indipendente. In questi casi, le estensioni di dominio hanno la stessa funzione di un sottodominio. Se intendi utilizzare un dominio di primo livello nazionale sul tuo sito, assicurati di tenere a mente quanto detto per registrare un dominio per il tuo sito, poiché non tutte le piattaforme offrono la registrazione di ccTLD.
Nel 2012, l’ICANN ha annunciato l’aggiunta dei primi ccTLD che utilizzano caratteri non latini alla zona radice del sistema dei nomi di dominio. Queste estensioni di dominio, note come domini di primo livello con codice Paese internazionalizzato (IDN ccTLD), comprendono alfabeti come l’arabo, il cinese, l’ebraico e il cirillico.
Tra i ccTLD più noti troviamo:
.it: per l’Italia
.va: per lo Stato del Vaticano
.sm: per la Repubblica di San Marino
.us: per gli USA
.es: per la Spagna
.fr: per la Francia
4. Domini di primo livello infrastrutturali (ARPA)
Questa categoria speciale contiene un solo TLD: l’Address and Routing Parameter Area (ARPA). L’estensione di dominio .arpa è gestita direttamente dalla IANA per la Internet Engineering Task Force (IETF) sotto la direzione della Internet Architecture Board (IAB) ed è utilizzata solo per scopi di infrastruttura tecnica.
5. Domini di primo livello a scopo di test (tTLD)
I domini di primo livello a scopo di test o tTLD (dall’inglese test top-level domains) sono destinati alla documentazione e ai test locali e non possono essere installati nella zona radice del sistema dei nomi di dominio. Secondo l’IETF, questa specifica estensione di dominio è riservata per ridurre la possibilità di conflitti e confusioni.
Tra i tTLD più comuni troviamo:
.invalid: per i nomi di dominio non validi
.localhost: per l’uso in reti locali
.test: a scopo di test
6. Domini di primo livello non ufficiali
I domini di primo livello non ufficiali sono quelli non regolamentati né gestiti dall’ICANN. Questo tipo di domini di primo livello è venduto e gestito da aziende private e, in quanto tale, non fa parte del sistema dei nomi di dominio e può essere utilizzato solo all’interno di una determinata rete o con un DNS privato.
Uno degli esempi più noti di TLD non ufficiali è .eth, che funge da indirizzo accessibile agli utenti dell’ecosistema Ethereum. Altri TLD molto diffusi sono .metaverse, .moon, .token e .chain.
La crescente popolarità di questi non-domini è legata principalmente all’evoluzione della tecnologia Web3 e blockchain e alla ricerca alla tendenza generale verso la creazione di una rete decentralizzata.
Qual è lo scopo dei diversi TLD?
Inizialmente, i domini di primo livello erano limitati e avevano uno scopo molto specifico. Tuttavia, col passare del tempo, la lista dei domini di primo livello ha superato le centinaia e la maggior parte delle restrizioni è stata abbandonata a favore della creatività e del branding.
Anche se è necessario soddisfare determinati requisiti per registrare il tuo sito con un sTLD o un ccTLD, la scelta di un gTLD dipenderà molto probabilmente dal costo del nome di dominio e dalle tue preferenze personali. Valuta la compatibilità di ciascuna opzione con il nome del tuo brand per capire se ce n’è una in particolare che può rafforzare maggiormente il messaggio che desideri trasmettere.
In che modo i domini di primo livello influiscono sulla SEO?
Anche se i domini di primo livello non hanno un impatto diretto sulle prestazioni SEO del sito, estensioni di dominio insolite o complesse possono ridurre i link in ingresso e il traffico diretto.
Per evitare che ciò avvenga, assicurati che il tuo TLD sia facile da pronunciare e ricordare quando è associato al tuo nome di dominio. Inoltre, tieni presente che quando si naviga da dispositivo mobile, la maggior parte degli smartphone mostra un tasto dedicato alle estensioni di dominio, la cui opzione predefinita è .com.